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I miracoli ecumenici di Giovanni Paolo II
di  Anna Maria Liguori

Segnalato da : Centro Studi Giuseppe Federici
Fonte: la Repubblica del 28 febbraio 2010, su
segnalazione dell’Associazione la Torre

       Nella festa di Sant’Ermenegildo pubblichiamo un articolo relativo ai presunti miracoli ecumenici di Woytila, riconosciuti da Ratzinger nella causa di “beatificazione” di Giovanni Paolo II. Nell’ottica ecumenista il miracolo non è più legato alla conversione ma alla (presunta) guarigione, indipendentemente dalla religione a cui si appartiene. (1)
Come cappello all’articolo ripubblichiamo una notizia già diffusa qualche anno fa: una “comunione” sacrilega (ricevuta da un ebreo non battezzato) fonte di miracolo! (2)
       “ (…) Il primo lo ha raccontato il segretario personale di Woityla, monsignor Stanislao. Era la fine degli anni Novanta. Un americano così ricco da poter viaggiare con il medico al seguito, giunse a Roma e chiese di essere presente alla messa privata in Castel Gandolfo di Giovanni Paolo II. Le sue condizioni apparivano gravi, tumore al cervello all'ultimo stadio. Era di religione ebraica, ma volle lo stesso ricevere la Comunione. Poche ore dopo il tumore era completamente scomparso, racconta monsignor Stanislao (3)”. (Da La Stampa del 14 maggio 2005).

Centro Studi Giuseppe Federici

(1) Una tale ottica ecumenica equivale all'affermazione che appartenere alla Chiesa Cattolica non è assolutamente importante, ovvero che la Chiesa fondata da N.S. Gesù Cristo non è importante, ovvero che Dio fondando la sua Chiesa ha fatto un'azione di nessuna importanza... da perditempo! Sarebbe quindi opportuno cancellare quel dogma di Fede che dice: EXTRA ECCLESIAM NULLA SALUS !
       Però noi, non moderni né modernisti, ma orgogliosamente antiquanti perché tradizionalisti, continuiamo a credere esattamente come la Chiesa ci ha insegnato per 2.000 anni, a credere che EXTRA ECCLESIAM NULLA SALUS !

(2) Dare la Comunione ad un adulto non battezzato (che per di più professa una credenza anti-Cristo...) è certo un sacrilegio, cioè un gravissimo peccato. E allora, come può il peccato essere fonte di grazia?

(3) Possiamo dire "NON LO CREDO"? Quel ricco signore ebreo è stato sottoposto a una rigorosa commissione medica, del tipo di quella che opera per i miracoli di Lourdes, al fine di verificare la fondatezza di quanto dichiara il segretario di GPII?

* * *

       Nostro Signore Gesù Cristo, non avendo avuto la fortuna di essere del post-concilio-vaticano-II, non essendo ecumenico..., quando guariva qualcuno era solito concludere: "Va' e non peccare mai più" oppure "la tua fede ti ha salvato". Si sbagliava? o non sapeva che "quello che interessa la Santa Sede non è la fede del miracolato ma il miracolo", così come insegna il Card. Martins?

Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature, corsivi
e quanto scritto nello spazio giallo sono generalmente della Redazione

       ROMA - La lettera di Bruner Baker arriva dal Texas: “Avevo un cancro al colon, ero pieno di metastasi e stavo morendo. Il tumore è sparito quando ho chiesto aiuto a Papa Wojtyla. Sono di fede battista”.
       D. W. Richards scrive dalla Gran Bretagna: “Sono membro "libero" della Chiesa d' Inghilterra. Ho avuto un incidente, si sono rotti legamenti e muscoli di una gamba. Il dolore era perenne, insopportabile. La notte in cui Giovanni Paolo II morì lo sognai. La mattina dopo il dolore era sparito”. (4)
       Irina Grigorievna Klinova, cristiana greco-ortodossa, manda il suo messaggio da Mosca: “Mio figlio era immobile a letto da tre anni. Tra le icone a casa ho l' immagine del papa polacco e l' ho pregato tanto. Dopo poco Ilja si è alzato. Ora cammina”.

 

Ovviamente per questi miracoli non occorre il parere dei medici, basta la dichiarazione dei miracolati e di un loro familiare, lo abbiamo già visto...

(4) GPII basta sognarlo, non occorre pregarlo! E i sogni sono una cosa seria! lo abbiamo già visto...

       Baker, Richards e Klinova hanno scritto all' Ufficio della Postulazione per la causa di beatificazione di Giovanni Paolo II, a Roma. I protocolli attribuiti alle loro lettere sono rispettivamente 47, 156, 843. Non sono cattolici, ma hanno voluto offrire la loro testimonianza sulla "fama di santità" attribuita al candidato Papa Giovanni Paolo II.
       Il Postulatore, ovvero l´avvocato difensore del Papa, monsignor Slawomir Oder, negli ultimi anni ha catalogato insieme con innumerevoli altre di provenienza cattolica le lettere dei fedeli di Allah, Brahma, dei seguaci del buddismo e di alcuni ebrei, come l´americana Melanie Eichinger (protocollo 1887) ora cattolica proprio perché «ispirata dalla vita di Wojtyla».

 

 

       Abbiamo raccolto –spiega monsignor Oder– i frutti del dialogo interreligioso:
       – milioni di persone hanno visto pregare Giovanni Paolo II al Muro del Pianto, a Gerusalemme. (5)
       – O entrare in sinagoga, a Roma: è stato il primo pontefice a farlo. (6)
       – Con il Dalai Lama, guida spirituale del buddismo tibetano, ha avuto otto incontri”. (7)
       Karol Wojtyla ha sempre cercato un terreno comune, dottrinale o dogmatico che fosse. Ma solo ora, dall´aprile 2005, dopo la sua morte, si scopre davvero quanto i non cattolici abbiano amato e profondamente compreso il predecessore di Ratzinger.
       Le lettere giunte al Postulatore sono tessere di un mosaico teso a ricostruire l´opera spirituale e l´umanità del Papa polacco.

 

(5) Che grande frutto! Altro che conversioni e atti di santità! non c'è niente che possa eguagliare il vedere GPII pregare al Muro del Pianto.
(6) Cosa c'è di santo in ciò? Anzi...

(7) Qual è il fatto miracoloso? si è forse convertito il Dalai Lama?

       Ciascuna contiene un piccolo episodio, finora ignoto e a lui legato: sogni, rivelazioni, voci, "grazie" fisiche e spirituali.
       Aminata Fall, per esempio: musulmana (protocollo 210), dopo aver sognato due volte papa Wojtyla nel gesto di accoglierla e proteggerla, ora chiede di esserne una "testimone di santità". (8)

 

 

(8) Ci risiamo coi sogni... e qual è il miracolo? la testimonianza di una musulmana?

       Sull´onda degli striscioni con la scritta “Santo subito” mostrati in piazza San Pietro il giorno dei funerali del Pontefice, sono state anche segnalazioni come queste a consentire il rapido avvio della causa di beatificazione. Senza dimenticare, come ha raccontato lo stesso monsignor Oder nel libro Perché è santo (Rizzoli), scritto insieme al giornalista Saverio Gaeta, che fu Benedetto XVI, durante un incontro privato, a indicare al Postulatore la strada da prendere: “Fate presto, ma bene, in modo ineccepibile”. (9)

 

(9) Presto sì, ma bene e in modo ineccepibile non pare proprio!

      Non è raro che nelle cause di canonizzazione vengano ascoltati dei non cattolici, ma anche dei non cristiani e dei non credenti. “È sempre rilevante la segnalazione fatta, per esempio, anche da un musulmano, spiega il prefetto emerito della Congregazione per le cause dei santi, il cardinale Saraiva Josè Martins (10), che a chi mette in dubbio la consapevolezza dei non cattolici sul concetto stesso di "santità" ribatte: «”È evidente che per raccontare a noi il suo contatto spirituale con Papa Wojtyla, il credente musulmano deve essersi rivolto a lui per ricevere un segno. (11) In altre parole: per ricevere un miracolo occorre una intercessione (12), chiunque lo chiede si affida a chi questa intercessione la compie e quindi crede che questa persona sia santa. C´è una causa e c´è un effetto tra la preghiera e l´intercessione. Il risultato è attribuibile solo a Dio”. E continua: “Del resto, spesso si dimentica che quello che interessa la Santa Sede non è la fede del miracolato ma il miracolo (13). Se un malato prega papa Wojtyla e guarisce, è questo il fatto decisivo”.
       Non a caso, in Vaticano, i sessanta medici specializzati che in base ai criteri della medicina moderna non riescono a spiegare una guarigione, danno un parere che non ha nulla a che vedere con la fede ma solo con la scienza. (14)
       “Questo vale per chi crede e per chi non crede. Ed è a questo punto che la parola passa ai teologi”
, conclude il cardinale Martins.

 

(10) Chiariamo subito che il Card. Martins non è parente di quel più famoso Martino, tuttalpiù sarà, forse, un suo emulo discepolo... Si spiega quindi perché la spari tanto grossa quando c'insegna cosa occorre per ricevere un miracolo e quando ci accusa di "dimenticanza".
(11) Che segno? quale grazia? quale miracolo? o è sufficiente l'essersi rivolto? Ma si può essere così vaghi su un argomento tanto delicato?
(12) Sembra il suggerimento del fai da te: vuoi un miracolo? rivolgiti ad un amico fidato, ma tanto fidato che reciti veramente la preghierina per te: e dato che quell'amico l'intercessione la compie, lo potrai credere un santo! Tutti quelli che intercedono per te sono santi. Ma che sia un amico che non ti faccia richieste strane, che non ti parli di fede e di conversione, uno insomma che sia ecumenico!
(13) È questa un'affermazione ben strana e paradossale nella bocca di un Cardinale, un'affermazione di certo non cattolica. Vedete un po' che Cardinali ci propina il CV II...
(14) Giustissimo, infatti quei medici non "dichiarano" il miracolo, ma semplicemente che quella guarigione è contro ogni legge della natura ed inspiegabile secondo la scienza. Questo però non autorizza nessuno a dire che alla Chiesa non interessa la Fede del miracolato: per la Chiesa è questione di fede, per i medici questione di scienza.

       Dopo quattro anni di intenso impegno, papa Ratzinger ha autorizzato, il 19 dicembre scorso, la pubblicazione del decreto che riconosce le "virtù eroiche" di papa Giovanni Paolo II.
       Questo passaggio della causa ha fatto diventare Wojtyla "venerabile".
       Per la proclamazione a "beato" c´è ora da attendere l´approvazione di un supposto "miracolo" attribuito alla sua intercessione presso Dio.
       La guarigione, che è stata sottoposta alla Consulta medica della Congregazione per le cause dei santi, riguarda una suora francese colpita dal morbo di Parkinson.
       Qualora non superasse lo scrutinio dei medici (15) e dei teologi sono comunque pronte per essere studiate molte (16) altre segnalazioni di "grazie ricevute". (17)

 

(15) E pare che non l'abbia superato...

(16) Sembra che GPII sia il grande taumaturgo del XXI secolo..., ma non è vero.
(17) Peccato però che occorrono "miracoli", e non "grazie".


       Se invece la Chiesa riconoscerà questo evento come inspiegabile scientificamente e lo attribuirà a un intervento soprannaturale, il Papa polacco verrà sicuramente beatificato.
       Non resterà, poi, che la proclamazione di santità, per la quale sarà necessario soltanto il riconoscimento di un ulteriore "miracolo". E, come avvenne già nel passato, potrebbe essere scelta una segnalazione proveniente da un non cattolico. È stato il caso di Monica Besra, la miracolata di Madre Teresa di Calcutta. Lei era indù. (18)

Anna Maria Liguori

 

(18) Questo dimostra che quando s'imboccano brutte strade... si finisce col farci l'abitudine... C'è poi da dire che errare humanum est, at perseverare diabolicum! E non venga qualcuno a tirare in ballo l'infallibilità pontificia, infatti essa non è stata ancora riconosciuta (o definita) per la beatificazione né per la "santificazione".

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